Companies need to improve information about hazardous chemicals to consumers - Chemicals In Our Life

Le imprese devono migliorare le informazioni relative alle sostanze chimiche pericolose per i consumatori

Un progetto di attuazione dell’UE dimostra che le imprese non forniscono ai consumatori informazioni sufficienti sulle sostanze estremamente preoccupanti contenute nei prodotti.

Da un progetto di attuazione che ha controllato 405 imprese in tutta l’UE è emerso che più della metà delle imprese che vendono prodotti contenenti sostanze estremamente preoccupanti direttamente ai consumatori non forniva a questi ultimi le informazioni obbligatorie su tali sostanze a seguito di una loro richiesta.

Il 12 % di tutti i 682 prodotti ispezionati conteneva sostanze che figurano nell’elenco di sostanze estremamente preoccupanti candidate. Attualmente, tale elenco comprende 201 sostanze ed è aggiornato periodicamente.  

Diritto di chiedere informazioni

In quanto consumatori avete il diritto di chiedere se i prodotti che acquistate contengono sostanze chimiche estremamente preoccupanti in concentrazioni superiori a un determinato limite, vale a dire sostanze che potrebbero essere dannose per la vostra salute o per l’ambiente. Le imprese sono tenute a fornirvi tutte le informazioni indispensabili per poter utilizzare i prodotti in condizioni di sicurezza. Per legge i fornitori hanno l’obbligo di comunicarvi tali informazioni entro 45 giorni dalla data della vostra richiesta. Quando i prodotti vengono venduti tra imprese, le stesse informazioni devono sempre essere fornite senza una specifica richiesta.

In quasi tutti i casi oggetto di ispezione era stato comunicato ai  consumatori soltanto il nome della sostanza. Sebbene questo dato costituisca  il minimo indispensabile, in molti casi occorre fornire informazioni anche su come maneggiare il prodotto in condizioni di sicurezza.

“Quasi il 90 % dei prodotti ispezionati non contiene sostanze estremamente preoccupanti al di sopra del limite, il che è una buona notizia per i consumatori europei. Ciò premesso, è auspicabile che tale percentuale aumenti ulteriormente. Le imprese devono inoltre assicurarsi che le informazioni sulle sostanze siano disponibili e devono migliorare la comunicazione tra di loro a questo riguardo. I consumatori hanno il diritto di ottenere tali informazioni e l’industria ha l’obbligo di fornirle su richiesta”, dichiara Erwin Annys, capo dell’unità Sostegno e applicazione dell’ECHA.

Migliorare la comunicazione

Gli ispettori avevano già un’idea di dove poter cercare e hanno controllato i prodotti sospettati di contenere le sostanze estremamente preoccupanti. Tali sostanze sono state rinvenute in capi di abbigliamento, calzature e prodotti tessili per la casa; fili, cavi e accessori elettronici; rivestimenti per pavimentazioni in materie plastiche o tessili; rivestimenti murali e altri prodotti in plastica o gomma.  

Sulla base dei risultati ottenuti, gli ispettori raccomandano alle imprese di migliorare la loro comunicazione nella catena di approvvigionamento e di investire in strumenti di tracciabilità e informazione.

Il Forum sull’applicazione continua a coordinare questi progetti per proteggere i cittadini dell’Unione da sostanze chimiche pericolose e garantire un uso sicuro dei prodotti che acquistiamo.

Informazioni sul Forum

Le autorità dell’UE collaborano per applicare i regolamenti europei sulle sostanze chimiche REACH, CLP, BPR, PIC e POP. Tale cooperazione è guidata dal Forum per lo scambio di informazioni sull’applicazione, che porta avanti diversi progetti come questo ogni anno.